Basilicata e Puglia

Basilicata e Puglia

La meta principale del viaggio era Matera. Quest’anno è capitale europea della cultura … Allora noi, che siamo sul pezzo, abbiamo ben pensato di andarci.

Con l’occasione ci siamo fatti una settimana alla scoperta dei borghi e della cucina della Basilicata e della Puglia

Come al solito viaggiando con il piccolo terremoto abbiamo cercato di vedere il più possibile ma i ritmi ormai non li dettiamo più noi …

Siamo stati via una settimana, abbiamo volato sull’aeroporto di Bari e abbiamo noleggiato un auto.

Siccome ultimamente la guide della Lonely Planet per i paesi europei non ci hanno pienamente soddisfatto, per questo viaggio abbiamo usato quelle della Touring, che non sono affatto male. Certo è che, per come viaggiamo noi, l’ideale sarebbe un mix tra le due!

Le nostre tappe:

Puglia e Basilicata

Giorno 1: arrivo in aeroporto e visita a Castel del Monte, si trova a un’ora scarsa dall’aeroporto di Bari. Eravamo curiosi perché è di quelle cose che fanno sempre vedere come esempio del patrimonio artistico italiano. È UNESCO dal 1996. Si tratta di una fortezza a base ottagonale su cui aleggiano diverse teorie circa il significato e l’uso della struttura, riqualificata verso la fine del secolo scorso. Qua ci sono alcune info: www.casteldelmonte.beniculturali.it. D’estate ci deve essere un bel po’ di caos per andarci. Si parcheggia a pagamento prima di arrivare, non si può salire con l’auto. Noi, che ci siamo stati fuori stagione, abbiamo parcheggiato gratis davanti la chiesa di Santa Maria del Monte (forse ci è andata bene, c’è una sbarra per accedere a quel parcheggio che era aperta quando siamo arrivati ed era aperta chiaramente quando siamo ripartiti … ).

Giorno 2: Melfi, Venosa, Ripacandida, Acerenza. Sono 4 borghi che hanno ognuno una cosa particolare da vedere. I borghi sono molto diversi da come ce li aspettavamo, forse perchè in testa avevamo qualche esempio toscano o marchigiano.
A Melfi c’è da vedere il castello, molto ben tenuto; a Venosa c’è il castello Aragonese, l’Abbazia della Trinità, la zona archeologica e l’Incompiuta. Queste ultime due cose sono davvero interessanti; a Ripacandida c’è il Santuario di San Donato, incredibile che una chiesa così, anche se piccolina, non chieda almeno 2 euro di ingresso; ad Acerenza c’è la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio Vescovo, l’abbiamo vista un po’ velocemente perché stavano celebrando una funzione ed era ormai tardi, il piccolo reclamava la cena!

Giorno 3: Matera. Era da molto tempo che volevamo andarci … Le aspettative erano altissime. La visita dei Sassi di Matera ha assolutamente soddisfatto e superato qualsiasi idea avessimo. Abbiamo percorso i vari itinerari proposti nella mappa che ci hanno dato. Ogni scorcio panoramico è da cartolina. Tutto all’interno dei Sassi vale la pena di essere visto …
Alcune cose:

  1. l’auto l’abbiamo parcheggiata gratis in Piazza della Visitazione. Quel parcheggio sarà gratuito finché ci saranno i lavori di completamento del cantiere per la stazione lì vicino.
  2. Le cartine che danno presso gli uffici di info turistiche sono molto valide, con proposte di itinerari per non perdersi niente di importante.
  3. Passeggino … Se ci vai con bimbo può essere comodo il passeggino. Tieni conto che però non puoi andare ovunque, infatti alcune cose si raggiungono percorrendo delle scalinate. Noi non l’abbiamo utilizzato, abbiamo preferito portare in spalla il bambino quando era stanco o il percorso troppo difficile. È la scelta che consigliamo…
  4. Punti panoramici: piazza Pascoli, Madonna dell’Idris, Convicinio di S. Antonio, S. Agostino, Belvedere di Murgia Timone.

Lo ripetiamo, Matera è stupenda. Va vista assolutamente!

Giorno 4: Alberobello e Locorotondo. Sono due paesi molto vicini, in giornata si possono visitare entrambi tranquillamente. Si potrebbe aggiungere anche Cisternino che si trova tra i due posti.
Alberobello è una meta famosa … Chi ci vive ci ha confermato che d’estate è letteralmente presa d’assalto. Questo posto è UNESCO dal 1996. Sono due le aree in cui si vedono i trulli: il rione Monti e il rione Aia Piccola. Il primo è pieno di negozi di souvenir, bar, ristoranti e ogni cosa per i turisti; il secondo è invece privo di attività commerciali. Consigliamo di vedere bene il secondo. Noi abbiamo anche incontrato delle persone del luogo che ci hanno dato vino, biscotti, frittata, acqua … Abbiamo ballato e chiacchierato. Ci hanno in sostanza regalato un bellissimo ricordo di questa visita e confermato come sia l’accoglienza pugliese!
Locorotondo invece è un borgo senza trulli ma davvero molto bello. Va assolutamente fatto un giro per le vie del paesino … Non siamo riusciti a trovare il punto panoramico da cui fare la foto del borgo intero! Che tristezza …

Giorno 4: Craco, Tursi e Metaponto.
Anche Craco era una meta fortemente voluta in questo viaggio. Si tratta un paese intero abbandonato. È stato fatto evacuare negli anni Sessanta per pericolo di frane. A parte i danni che chiaramente ha fatto la frana e un terremoto poi, colpisce l’azione di sciacallaggio fatta in quelle case, nei palazzi e nella chiesa … Ancora una volta l’uomo non perde occasione per distruggere. Questo aspetto ci ha colpito molto. Non si può visitare da soli. Si deve prima andare all’ufficio informazioni e richiedere la guida. Vale la pena andarci. Le informazioni e i contatti si trovano a questo link.
A Tursi abbiamo visto il quartiere Rabatana. Avevamo letto sulla guida che era da visitare e che dentro la chiesa si trovavano un trittico e una cripta interessanti. La guida non sbagliava … Una signora molto gentile ci ha aperto la porta e siamo riusciti a vederla. Molto bella.
Siamo poi stati a vedere il santuario di Santa Maria Regina di Anglona che dista poco da lì. Questa chiesa è incredibile… Ha affreschi in quasi tutte le pareti, da non perdere!
Siamo anche passati per Metaponto per visitare la zona archeologica, ma era tardi. Abbiamo visto solo le Tavole Palatine. In sostanza sono dei resti di un tempio greco …

Secondo noi Craco è un posto da vedere. La visita guidata è davvero un’esperienza interessante

Giorno 5: Pietrapertosa e Castelmezzano.
Sono due borghi (nella lista di quelli più belli d’Italia) non molto distanti tra loro. Entrambi sono incastonati nella roccia delle montagne che li ospitano. La strada per arrivare è una tipica strada di montagna con tornanti ecc. Ma niente di particolarmente impegnativo. Sono famosi perché lì fanno il volo dell’angelo. Nel periodo in cui si può fare questa cosa, da maggio a novembre, si trova aperto anche il castello a Pietrapertosa.

Giorno 6: Gravina in Puglia, Polignano a mare e Altamura.
Gravina è un posto molto interessante. In particolare vale la pena di vedere la chiesa rupestre di San Michele delle Grotte. Poco distante dalla Cattedrale c’è lo IAT presso cui si può fare il biglietto (3 euro/persona). La visita si fa solo guidata. Altrettanto bella da vedere ci hanno detto essere la Gravina sotterranea… Noi no ci siamo andati perché va prenotata in anticipo. Se però interessa si fa tutto qua: www.gravinasotterranea.it. Presso l’ufficio informazioni danno anche una cartina … Seguitela fino al Ponte dell’acquedotto. Attraversato il ponte e saliti fino al punto panoramico taaaac … Si scatta la foto e via!
Polignano è molto suggestiva, anche se pensiamo che in estate non ci sia nemmeno posto per camminare. Praticamente tutti i parcheggi sono a pagamento. Ma la vista di Lama Monachile, una spiaggetta libera all’ingresso del paese, vale da sola la visita! Anche il centro storico del paese è carino.
Altamura ha una bella Cattedrale ma soprattutto dei gran bei panifici … Chiaramente qua pane e focacce si devono mangiare a ruota! Sono tutti buoni.

Giorno 7: Ruvo di Puglia.
E’ stata una meta veloce prima di prendere l’aereo per il ritorno. Il paese non è grande ma molto carino. In particolare va vista la Concattedrale di Santa Maria Assunta con il suo sotterraneo …

Segnaliamo alcuni posti dove abbiamo mangiato bene:

  • Miglionico: Hosteria del Malconsiglio
  • Craco: Agriturismo Il Calanco
  • Pietrapertosa: La Casa di Caccia

Abbiamo pernottato ad Altamura per tutta la settimana:

  • Masseria la Meridiana. È stato per noi un luogo speciale. Siamo stati accolti divinamente e ci siamo sentiti come a casa. Le cene che ci hanno preparato oltre ad essere ottimamente cucinate ci hanno consentito di assaggiare un sacco di prodotti locali e di cenare serenamente con il piccolo. Unico neo: siamo ingrassati tantissimo! Il sito di riferimento per contattarli: www.masserialameridiana.it

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